L’EUROPA TRA ACCOGLIENZA E RIMPATRIO

Il SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO dal titolo

L’EUROPA TRA ACCOGLIENZA E RIMPATRIO

https://goo.gl/9wwl6q

del 15 gennaio 2016 è disponibile online presso il Canale youtube https://goo.gl/9wwl6q dell’Ufficio Comunicazione Scalabriniani (UCoS)

L’evento ha visto i seguenti interventi:

L’assetto giuridico, politico e istituzionale raggiunto dalla/nella Unione Europea

  • René Manenti – Fondazione Centro Studi Emigrazione
  • Thierry Vissol – Commissione Europea – Politiche relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione nel trattato di Lisbona
  • Alberto Volpato & Marc Arno Hartwig – Commissione Europea – L’agenda europea sulla migrazione & Il concetto di hotspot e il ricollocamento
  • Giuseppe Iuliano – Relatore Generale, Comitato Economico e Sociale Europeo

Siamo di fronte a una nuova fase delle migrazioni?

  • Antonio Golini – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – Le dimensioni demografica, sociale ed economica alla base dei flussi… cosa c’è di nuovo nella cosiddetta “crisi migratoria” che l’Europa sta affrontando?
  • Roberto Cortinovis – ISMU – L’asilo nel 2015: le politiche dell’Unione europea e la posizione dell’Italia
  • Gabriel Stanescu – EASO – Il Piano Operativo di Supporto per Italia da parte dell’EASO
  • Miguel Nicolau – Frontex Coordinating Officer, Sea Border Sector – Gli strumenti e le politiche dell’UE in materia di sicurezza
  • Francesco Cherubini – Luiss Università Guido Carli – Le migrazioni fra diritti umani ed esigenze degli Stati di destinazione/accoglienza

Esperienze, Testimonianze e Azioni a confronto…

  • Luca Cristaldi – www.stoptratta.org/campaign
  • Emanule Selleri – Casa Scalabrini
  • Bruno Ciceri – Missionario Scalabriniano & Luca Sisto – Confitarma
  • Camillo Ripamonti – Centro Astalli
  • Paolo Parise – Centro de Estudos Migratórios (CEM – São Paulo)
  • Antonio Grasso & Arcangelo Maira – Missione Cattolica di Berna

Tavola rotonda: Dai fatti alle notizie… flussi umani e flussi mediatici…

  • Matteo Sanfilippo – Università della Tuscia
  • Gabriele Beltrami – Ufficio Comunicazione Scalabriniani (UCoS)
  • Thierry Vissol – Commissione Europea
  • Tiziana Grassi – Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà

Gli Agenti a Roma

Il 27-28 settembre 2018 si è tenuto presso l’Accademia Ungherese delle Scienze (Budapest) un seminario internazionale organizzato dal MTA-PPKE Vilmos Fraknói (Vatican Historical Research Group) e dal DISUCOM (Università della Tuscia, Viterbo). L’incontro ha coinvolto studiosi europei e americani e ha avuto come tema: The Agents of foreign Communities and European-American States in Rome (per una presentazione del dibattito vedi https://www.magyarkurir.hu/hirek/nemzetkozi-papasagtorteneti-konferenciat-szervezett-fraknoi-kutatocsoport). Gi Atti usciranno l’anno prossimo per i tipi della casa editrice Sette Città.

All’organizzazione del seminario hanno partecipato per l’Università della Tuscia Alessandro Boccolini, Gaetano Platania e Matteo Sanfilippo. L’anfitrione dell’incontro è stato il prof. Péter Tusor, dell’Università cattolica di Budapest Péter Pázmány, che dirige il gruppo ungherese di ricerca sul Vaticano (in piedi nella foto).

Nelle collane Sette Città sono già usciti: Il papato e le chiese locali. Studi, a cura di Péter Tusor e Matteo Sanfilippo (2014); Péter Tusor, The Baroque Papacy (1600–1700) (2016). Nella Collectanea Vaticana Hungariae è invece uscito Gli archivi della Santa Sede e il Regno d’Ungheria. In memoriam di Lajos Pásztor, a cura di Gaetano Platania, Matteo Sanfilippo e Péter Tusor (Budapest 2008)

 

Seminario di studi sul tema: Personalità e istituzioni nella grande emigrazione italiana degli anni 1950-1980

Il CNR-ISSM, la Fondazione CSER e l’UCoS invitano a partecipare al Seminario di studi sul tema:

Personalità e istituzioni nella grande emigrazione italiana degli anni 1950-1980

Parleranno: Paolo Barcella, Michele Colucci, Paola Corti, Emilio Franzina, Stefano Gallo, Peter Kammerer, Enrico Pugliese, Toni Ricciardi, Matteo Sanfilippo.
Tra la seconda guerra mondiale e la metà degli anni Settanta del secolo scorso l’Italia ha vissuto una fase di grandi partenze verso l’estero. In parte si è trattato di migrazioni stagionali o comunque temporanee, in parte è stata una vera e propria diaspora che ha formato le attuali comunità italiane all’estero. Mentre il fenomeno era ancora in corso studiosi e istituzioni di ricerca hanno cercato di analizzarlo e di intervenire fattivamente, sia sul piano scientifico, sia su quello sociale. Questa stagione è ormai dimenticata, anche perché la maggior parte dei suoi protagonisti è scomparsa. Le nuove mobilità ci pongono invece l’esigenza di ripensare a quanto è avvenuto per comprendere cosa fare oggi.

Il seminario si terrà presso la Fondazione CSER (Via Dandolo 58, Roma

New volume 2017: Historian’s creed: l’età moderna tra vecchi e nuovi media

È necessario separare la storia, cioè lo studio di quanto è accaduto, e il passato? O meglio è necessario separare il passato studiato (e dunque congelato) dagli storici dal passato vivente del cinema, della letteratura, dei videogiochi? Questi interrogativi sono stimolanti, ma anche spiazzanti, o quantomeno portano lontano dalle pratiche di ricerca e di didattica di molti storici. Tuttavia la maggior parte di questi ultimi lavora su plurimi strati documentari, che si complicano nella distanza temporale fra il passato studiato e il presente e che offrono informazioni su quel passato più lontano, che viene documentato, ma anche sul passato più recente nel quale documenti e studi sono stati prodotti. In pratica lottiamo contro e dentro un meccanismo di continue rifrazioni che possono e debbono essere analizzate non soltanto per quanto asseriscono sul passato di cui “parlano”, ma anche per quanto fanno capire sul loro presente, sul tempo nel quale sono state prodotte

Holy See’s Archives as sources for American history

edited by Kathleen Sprows Cummings  and Matteo Sanfilippo

Holy See’s Archives as sources for American history

 

The assessment in Rome of American Catholic Church’s potential and its problems began in the 1880s at the moment when the Holy See was looking for a way to overcome its political marginalization following the capture of Rome on September 20, 1870. In fact, the Vatican was transforming its world-wide religious network into a diplomatic one geared to sustain the international aims of a State that had lost its territory. Moreover, we should not underestimate the migration factor in the Italian Peninsula: the Italian diaspora was growing and Italian members of the Curia were worrying about the future of those who were flowing to the United States and other “Protestant” countries. At the same time, a number of the Vatican diplomats foresaw the shifting religious balance in North America as a result of the increase in Catholic migrants.

 

 

New volume 2016: Dal giubileo al centenario. Strategie di comunicazione politico religiosa tra il Trecento e il primo Novecento.

Nel primo capitolo di questo lavoro è sintetizzata l’evoluzione dei giubilei ordinari dal 1300 al 1900. In questa plurisecolare cavalcata si vedrà come il fenomeno giubilare propriamente detto è affiancato da indulgenze plenarie straordinarie, che inizialmente prolungano il fenomeno principale, ma poi da esso si distaccano. Nel secondo capitolo si segue quindi la discussione storiografica e la documentazione storica sulla nascita e l’evoluzione dei giubilei straordinari dal primo Cinquecento alla Breccia di Porta Pia. Il terzo capitolo mostra come Leone XIII, asceso al Soglio poco dopo la fine dello Stato pontificio, si serva di numerosi giubilei straordinari per ridare visibilità politica a una Santa Sede senza più territori. In questa strategia, a volte frenetica, i giubilei si accompagnano agli anniversari (centenari, cinquantenari, ecc.), che ispirano pellegrinaggi o raccolte di messaggi utili per non far dimenticare all’Europa e al mondo intero la questione romana. Scomparso papa Pecci, la Chiesa di Roma non rinuncia a utilizzare ricorrenze e giubilei straordinari come strumento di visibilità politica e alla fine li incrocia nel centenario costantiniano del 1913, discusso nel quarto capitolo. Questa iniziativa è inizialmente pensata come celebrazione di un anniversario significativo e poi diviene giubileo straordinario. In tale occasione il discorso politico, cioè il rapporto tra Stato e Chiesa, è esplicito e precede di poco il primo importante accordo tra i due, cioè il Patto Gentiloni e l’ingresso ufficiale dei cattolici nell’arena italiana.